Modi per inviare denaro:

Fonte: mandasoldiacasa.it

In Italia esistono oggi tre operatori principali che offrono servizi di invio di denaro all'estero che appartengono alla categoria dei canali formali:


- gli Operatori di Money Transfer;
- le Banche;
- le Poste.


Questi sono considerati canali formali, per il fatto che esistono leggi specifiche che regolano la loro attività e i loro prodotti e perchè c'è un'autorità che li controlla.


Quando invio denaro con uno qualsiasi di questi operatori, di fatto firmo un contratto (la ricevuta che mi viene consegnata é la prova del contratto) che determina diritti e doveri sia dell'intermediario che del cliente. L'intermediario è responsabile del servizio che mi ha venduto e se lo chiedo è tenuto a farmi leggere il contratto con tutti i dettagli. Qualunque cosa accada io potrò far rispettare quanto è scritto sul contratto legato a quel servizio, rivolgendomi all'autorità di vigilanza o ad un giudice.

Per inviare denaro tramite i canali formali è richiesto un documento di identità perché è previsto da una legge specifica sul trasferimento di denaro, ma anche perché in questo modo siamo maggiormente tutelati, il contratto, infatti risulta intestato a me e io posso far valere i miei diritti.


I costi dell’invio: commissione e tasso di cambio

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Cosa fare se qualcosa va storto?

Fonte: mandasoldiacasa.it

Se ad esempio i soldi non arrivano a destinazione? O arrivano ma con un importo inferiore? O arrivano in ritardo o sono state sottratte delle commissioni che non erano state dichiarate al momento dell’invio?

Cosa possiamo fare in questi casi?

Esiste una differenza sostanziale a seconda del canale che abbiamo scelto. Se abbiamo scelto di utilizzare un canale formale esistono diversi passi che possiamo seguire per difenderci:

1) Un primo passo è quello di conservare sempre il documento (ricevuta, contratto ecc..) che ci è stato dato al momento dell’invio della rimessa e con quello andare dall'operatore che ha inviato il denaro, chiedendo informazioni. Nella maggior parte dei casi il problema è risolvibile dall'operatore stesso.

Ma in alcuni casi l’operatore non può o non vuole risolvere il problema. È allora importante sapere che ogni volta che inviamo una rimessa di fatto firmiamo un contratto che ha precisi obblighi e diritti per ciascuno.


Si possono allora seguire alcuni passi:

2) Chiedere all’operatore il contratto relativo al trasferimento del denaro e leggerlo con attenzione ci può aiutare a capire se l’operatore sta avendo un comportamento scorretto, o se non mi è stata data un’informazione corretta al momento dell’invio o se l’errore è stato mio.

3) Fare un reclamo scritto all’operatore, una lettera in cui segnaliamo l’errore o il problema che si è creato.

4) Rivolgersi alle Associazioni dei consumatori che possono essere un importante aiuto per leggere il contratto e conoscere i nostri diritti e guidarci nei passi necessari (una lista delle principali associazioni di consumatori è contenuta sul sito www.italia.ms/consumatori.html).

5) Dal 30 settembre 2009 è inoltre possibile rivolgersi ad un arbitro appositamente creato per risolvere i conflitti fra i clienti e gli intermediari finanziari. Questo Ente si chiama Arbitro Bancario Finanziario e dipende direttamente dalla Banca d’Italia. Tre sono le sedi a cui rivolgersi: Milano per il Nord Italia, Roma per il Centro Italia e Sardegna, Napoli per il Sud Italia e Sicilia. Per chiedere l’intervento dell’Arbitro Bancario e Finanziario è necessario prima di tutto fare reclamo all’intermediario. Solo se l’intermediario non risponde o non soddisfa le nostre richieste allora possiamo chiedere, sempre per iscritto, l’intervento dell’Arbitro entro un anno dalla data in cui abbiamo presentato il primo reclamo che deve essere allegato alla domanda (sul sito sono disponibili i moduli da compilare o copiare e le indicazione di dove rivolgersi esattamente). Entro 60 giorni l’Arbitro deve dare una risposta e risolvere così la questione indicando cosa deve essere fatto. L’intervento dell’Arbitro è gratuito, è richiesto solo il versamento di 20€ al momento in cui si invia la richiesta di intervento.

6) È comunque sempre possibile fare una segnalazione alla Banca d’Italia attraverso i contatti disponibili sul sito o andando in una delle filiali della Banca d’Italia nelle principali città italiane (www.bancaditalia.it).

Sportello Gratuito



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