ANGI | Associazione Nuova Generazione Italo-Cinese
L’Associazione Nuova Generazione Italo-Cinese (ANGI)

L'ANGI è un'associazione senza scopo di lucro, fondata spontaneamente da giovani Cinesi residenti in Italia. Il suo scopo è quello di incoraggiare la collaborazione e l'aiuto reciproco fra i Cinesi della nuova generazione, impegnarsi per una buona integrazione nella società italiana, salvaguardare i diritti della comunità cinese, ottenere una maggiore considerazione all'interno della società e promuovere lo sviluppo di rapporti amichevoli tra Italiani e Cinesi.

Cosa fa ANGI
L’Associazione ha sede a Torino, dove incoraggia la comunicazione e lo scambio a 360° tra Cina e Italia, tra Cinesi e Italiani, oltre che assistere gli immigrati nel processo di integrazione. Essa si occupa della promozione della cultura cinese e dell’organizzazione di corsi di lingua cinese e di lingua italiana, dell’organizzazione di corsi di formazione professionale, l’organizzazione di mostre e conferenze, l’organizzazione di eventi culturali, anche collaborando con le istituzioni, gli enti e le associazioni locali.

Di cosa si occupa l'ANGI?
- della promozione della cultura cinese, organizzazione di corsi di lingua cinese, di fare ricerche e studi;
- dell'organizzazione di corsi di formazione professionale;
- dell'organizzazione di mostre tematiche, di dibattiti e concorsi;
- di creare un centro di servizi e consulenza per i giovani cinesi che vogliono avviare un'impresa;
- di fondare giornali, riviste, siti web e altri strumenti mediatici.

Con chi collabora ANGI
L’Associazione collabora con la Città di Torino e con la Regione Piemonte.
Si allega il link relativo ad una recente visita in Associazione del Consiglio Comunale della Città di Torino: www.comune.torino.it

L’Associazione collabora con il Centro Unesco di Torino, con il quale ha firmato una convenzione per l’insegnamento della cultura e della lingua cinese. Ha frequenti contatti con il Museo di Arte Orientale di Torino e il Centro Interculturale di Torino, enti con i quali organizza attività, talvolta patrocinate anche dal Consolato della Repubblica Popolare Cinese a Milano.

Tra questi, segnaliamo il progetto “Sotto lo stesso cielo”, mostra multimediale con lo scopo di avvicinare italiani e cinese, ormai giunta alla terza edizione. La mostra è stata ideata nell’ambito della rete AvviCina, entità nata in grembo ad ANGI che connette le varie realtà di associazionismo cinese ed italo-cinese in Piemonte e collegata anche alla rete nazionale Associna:
www.associna.com

L’ultima edizione della mostra ha visto come ospite la pianista Ge Hui, docente presso il Conservatorio di Shenyang, città gemellata con Torino:
www.comune.torino.it

ANGI collabora con il Politecnico di Torino e con l’Università di Torino, con le quali ha firmato delle convenzioni per permettere agli studenti italiani e cinesi di svolgere dei tirocini formativi presso l’associazione. L’associazione offre servizi di assistenza agli studenti cinesi a Torino tramite il Centro Assistenza Studenti Universitari Cinesi. Inoltre, ANGI ha fondato assieme agli studenti cinesi del Politecnico, il Gruppo Giovani Artisti Italo-Cinesi, che realizza performance legate alla musica, alla danza e alle arti tradizionali cinesi.
Sport:
La Città di Torino nel 2006 ha ospitato le Olimpiadi Invernali, e nel 2015 sarà “Capitale Europea dello Sport”. In quest’ottica, le istituzioni vorrebbero instaurare delle collaborazioni con la Cina per l’organizzazione di eventi sportivi dove ANGI si pone come tramite.

Media e Comunicazione:
ANGI collabora con l’associazione ArTwelve per la realizzazione di videoclip, corti e documentari che abbiano come fine principale quello di incoraggiare la conoscenza reciproca tra italiani e cinesi, ma anche quello di promuovere e rendere accattivante Torino e il Piemonte con servizi a scopo turistico. ANGI si affida a una troupe composta da ragazzi cinesi ed italiani. ANGI ed ArTwelve hanno collaborato alla produzione del documentario Long Yi.
Documentario Long Yi (龙意)
Il documentario Long Yi (龙意), è un progetto ideato dal regista torinese Gianluca Vitale e finanziato da ANGI che esplora la cultura delle barche drago.
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